lunedì 14 marzo 2011

gruccioni 2010

Il gruccione è, guarda caso, uno dei miei soggetti preferiti, cosa condivisa da molti fotografi, professionisti e non, considerato che è uno degli uccelli più variopinti che nidifichi in Europa; arriva qui verso la metà di maggio dopo aver svernato in Africa, dove tornerà una volta finita l'estate e concluso il periodo riproduttivo, verso la fine di agosto. L'ho cercato a lungo, dopodichè ho seguito per varie stagioni le nidificazioni, che avvengono generalmente su ripe sabbiose preferibilmente verticali, ma basta un semplice avvallamento del terreno, viene scavato un tunnel, come fa anche il martin pescatore o il topino (della famiglia delle rondini, da non confondere coi roditori!!), di circa un metro o più, in fondo al quale viene creata una cavità dove saranno deposte e covate le uova; generalmente vengono formate delle colonie, essendo una specie gregaria, ma capita anche di trovare nidi isolati. Le immagini che propongo sono frutto degli ultimi appostamenti nei pressi di una cava nei mesi di maggio e giugno 2010.












mercoledì 9 marzo 2011

Centro cicogne e anatidi Racconigi



Il Centro è un’oasi naturalistica fra le più belle del Piemonte, qualcuno dirà che ce ne sono pochine, il che non è del tutto errato perché, almeno per gli appassionati fotografi di natura, le possibilità di avvicinare gli uccelli delle zone umide non sono tante, soprattutto a Torino e provincia, bisogna sobbarcarsi un po’ di km, e allora la scelta cade spesso su Racconigi per vari motivi: il centro pullula di cicogne, selvatiche e non, specie in primavera, e di anatre (in semi-cattività, ma anche selvatiche), per cui si è comunque a contatto con gli animali; le zone umide che sono state create attirano in primavera e in autunno molti uccelli di passo e alcune specie sono ormai nidificanti, ad esempio il cavaliere d’Italia, e sono osservabili dai capanni e molto spesso fotografabili dal momento che sono ormai abituati alle strutture e si avvicinano senza timore; inoltre capita anche di avvistare, a volte riuscire a fotografare, specie rare come la schiribilla, il pettazzurro, l’albanella ecc. Frequento il centro ormai da anni, devo dire che migliora un anno dopo l’altro, le zone umide aumentano, vengono costruiti nuovi capanni ecc. Certo le attività principali sono costituite dai progetti di reintroduzione della cicogna, iniziato per questa specie nel lontano 1985, degli anatidi, quale ad esempio il gobbo rugginoso, e i vari studi sulle migrazioni di questi e altri uccelli, tutte attività coordinate con associazioni come la Lipu, Wwf ecc. Comunque sia per i birdwatchers e i fotonaturalisti è un vero paradiso e consiglio a tutti coloro che non lo conoscono una visitina, possibilmente in settimana per non trovarsi, nel week-end, circondati da centinaia di persone, magari con tanti bambini vocianti….